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La Spagna sanziona i committenti morosi dell’autotrasporto e poi pubblica i loro nomi.

La riforma, approvata dal paese iberico a fine 2021 per contenere i ritardi nei pagamenti da parte delle aziende committenti del trasporto merci su strada, prevedeva un articolato sistema di controlli, sanzioni molto pesanti (fino a 30 mila euro) e la pubblicazione periodica dei nomi dei ritardatari. Così nell’arco di due anni le infrazioni diminuiscono.

Fonte:Uomini e Trasporti – link articolo

Ecco un’altra di quelle iniziative che l’Italia potrebbe copiare a piene mani. E, come spesso è avvenuto nel corso degli ultimi anni, anche questa arriva dalla Spagna, dove è un vigore un sistema sanzionatorio rigoroso per punire i committenti delle aziende di autotrasporto che pagano in ritardo rispetto a quanto richiesto dalla legge.

Non solo perché nel paese iberico esiste anche una sorta di gogna mediatica a cui viene condannato il committente moroso, visto che il ministero dei Trasporti pubblica periodicamente l’elenco delle imprese inadempienti e già sanzionate in via definitiva, quindi senza possibilità di appello.

La legge che ha disposto questo sistema venne approvata alla fine del 2021, concependo anche un sistema di controlli molto puntuali. Una riforma che sta ottenendo i risultati sperati. Prova ne sia che nel corso del 2022 il ministero dei Trasporti spagnolo ha sanzionato 238 imprese committenti proprio per non aver rispettato i termini massimi di pagamento previsti dalla legge. Nell’elenco relativo alla prima metà del 2023 i numeri appaiono in diminuzione, in quanto vi compaiono 64 aziende e in molti casi un singolo committente è stato sanzionato più volte. Quindi, tutto lascia presupporre che la tendenza sia in miglioramento.

Scorrendo l’elenco (cosa che potete fare qui) prestate attenzione in particolare a due elementi: innanzi tutto le sanzioni comminate alle imprese committenti in qualche caso raggiungono la bellezza di 25 mila euro (visto che comunque la sanzione massima è di 30 mila euro). Quindi, cifre più che ragguardevoli e dotate di un forte potere dissuasivo. Inoltre, molte aziende presenti nell’elenco sono multinazionali della logistica, attive quindi in molti mercati europei, compreso quello italiano.

Giorgio Petrolo

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